"Cola Filotesio nacque ad Amatrice intorno al 1480. Pittore, scultore, architetto. Le suo opere sono conservate nella Pinacoteca Vaticana e nella Galleria Capitolina, nelle chiese e nella Pinacoteca di Ascoli Piceno di cui fu cittadino onorario e che porta la sua impronta nella facciata del Duomo"
- Emma Moriconi, "Amatrice, dolce amara terra mia", Bologna, 2016, pag. 144
"Gente forte, ostinata, con la testa dura e il cuore tenero. Gente semplice come semplice è il suo piatto di spaghetti ormai famoso in tutto il mondo. Semplice perchè fatto con ciò che questa terra dà alla sua gente, ingredienti del luogo, quelli che i pastori avevano a disposizione..."
- Emma Moriconi, "Amatrice, dolce amara terra mia", Bologna, 2016, pag. 122
"Questa terrà vivrà, recando su di essa i segni delle ferite di questa epoca che domani sarà un altro pezzo di storia..."
- Emma Moriconi, "Amatrice, dolce amara terra mia", Bologna, 2016, pag. 68
"Si trattava di un piatto laziale, meno famoso dell'amatriciana classica, quello con il pomodoro, ma per certi aspetti, ancora più caratteristico e di antica tradizione.
Iniziò con il tagliare la cipolla rossa a spicchi, neanche tanto sottili....successivamente tagliò il guanciale al pepe nero in fettine quadrate, sottili, larghe circa due dita... mise il guanciale in padella e lo fece andare a lento fuoco fino a rosolarsi... tutta la preparazione doveva avere la rozzezza del piatto da contadini o, al meglio da pastori..."
- Giovanni Francesco Carpeoro, "Labirinti", Torino, 2016, Cap. XIV pagina 6
Iniziò con il tagliare la cipolla rossa a spicchi, neanche tanto sottili....successivamente tagliò il guanciale al pepe nero in fettine quadrate, sottili, larghe circa due dita... mise il guanciale in padella e lo fece andare a lento fuoco fino a rosolarsi... tutta la preparazione doveva avere la rozzezza del piatto da contadini o, al meglio da pastori..."
- Giovanni Francesco Carpeoro, "Labirinti", Torino, 2016, Cap. XIV pagina 6