Il guanciale di Amatrice, chiamato in lingua locale Barbaglia si ricava dalla guancia del maiale.
L'amatriciana è stata interpretata da alcuni come "La Matriciana" per aferesi da cui le derivazioni etimologiche come la "matara", specie di vaso per conservare i pomodori e la "matriarcale", pianta utilizzata in cucina.
Altra origine sarebbe la derivazione da "matriarcato": nel periodo del solstizio d'inverno si svolgevano nel Lazio dei riti e si preparavano gli spaghetti alla Matriciana chiamati così perché se ne occupavano la donne.