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#12 - I materiali della cosa



L'Amatriciana è preparata a partire da guanciale, pecorino, spaghetti e passata di pomodoro.

La pasta è a base di semola di grano duro ed acqua, preparata con una lenta essiccazione.

Il pecorino è un formaggio grasso, a pasta dura, di colore leggermente paglierino e di sapore intenso, ricavato, come specificato nel Disciplinare di Produzione, da latte di ovino appena munto, cagliato a 38°C. Viene fatto stagionare su assi di legno da 4 mesi a 1 anno.

Nel Disciplinare di Produzione della Salsa è specificato che "L’introduzione nella ricetta del pomodoro è intervenuta alla fine del diciottesimo secolo quando i Napoletani, tra i primi in Europa, riconobbero i grandi pregi organolettici del pomodoro, e così anche gli Amatriciani, il cui territorio ricadeva nel Regno di Napoli, ebbero modo di apprezzarlo e, con felice intuizione, l’aggiunsero agli ingredienti della ricetta originale. ".

Il guanciale è ricavato dalla guancia di suino, spesso della specie del Nero Reatino. Nel disciplinare di produzione del guanciale amatriciano è infatti specificato che "La materia prima destinata alla produzione del 'Guanciale Amatriciano' è rappresentata esclusivamente dalla gola fresca di suino pesante nazionale, rifilata a forma di triangolo."

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#33 - La sintesi finale

Amatrice  è una cittadina in provincia di Rieti, situata tra i monti della Laga al confine tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Gran parte della sua storia è legata alla pastorizia, come si può vedere da alcuni oggetti che gli abitanti conservano ancora oggi. Il nome del luogo viene probabilmente dal latino "Matrix", o secondo un mito , dal nome della regina Amata, moglie di Latino re degli Aborigeni, che fondò la città. Dopo la devastazione del terremoto del 24 Agosto 2016 la città ha cercato di ritrovare la propria identità. Emma Moriconi nel suo libro "Amatrice, dolce amara terra mia"  esprime un sentimento di gratitudine verso questa terra, verso i suoi abitanti e per quello che è stata, ricordando alcuni personaggi illustri del luogo come Cola Filotesio, pittore, scultore ed architetto. Per mantenere vivo il ricordo della catastrofe il 4 Ottobre 2019 è stato proiettato qui in anteprima nazionale il film "Il Bene Mio" di Pippo Mezzapesa, che

#29 - I numeri della cosa

Già ai tempi di Pitagora si associava ai numeri un significato trascendente per cui la numerologia Pitagorea è madre della Cabala Ebraica, che, a sua volta ha generato la cabala esoterico-occultistica ed la Smorfia Napoletana. Dalla Smorfia Napoletana, con i relativi significati del sogno: 4 - Il Maiale "Ossessione amorosa che deve essere controllata se non si vuole avere un rifiuto e anche derisione." 13 - Sant'Antonio "Un messaggio speciale è stato dato a voi dal regno spirituale." 41 - Il coltello "Povertà o disgrazie" 45 - Il Vino "Noia assoluta" 82 - La tavola imbandita "Superficialità e leggerezza"

#27 - Il museo della cosa

Dal sito del museo dell'Amatriciana di Configno Se dovessimo progettare un museo della pasta potremmo pensare di dividerlo in diverse sezioni. Una sezione sarebbe sicuramente riservata agli utensili relativi alla preparazione della pasta ad alla loro evoluzione nel tempo, fino ad arrivare ai macchinari moderni. Una seconda sezione sarebbe dedicata alle immagini ed ai documenti relativi alla pasta ed al suo impatto culturale: foto d'epoca, ricostruzioni di contesti, brevetti, testimonianze storiche. Una terza sezione sarebbe dedicata a tutti i diversi formati di pasta, ognuno con la sua storia. L'Amatriciana, ad esempio, verrebbe presentata in relazione al contesto in cui è nata, cioè in una terra di pastori che praticavano la transumanza.